Si dice che non parlò mai de La Garbatella ma come teneva gelosamente al suo privato lo celebrò nel modo a lui più caro ambientando "Mamma Mia che impressione" all'Oratorio San Filippo Neri dove Don Isido' altri non era che Padre Daelli della Congregazione San Filippo Neri poi riconosciuto insieme a Padre Melani "Giusti fra le Nazioni" per i salvataggi delle molte famiglie ebraiche del quartiere.
Il nome del personaggio era la citazione in onore della "Chiesoletta" riadattata nel 1818 con interventi del Valadier su fondamenta di una cappella rurale il cui casale risale al XVI secolo e dedicata ai Santi Isidoro santo contadino e Eurosia protettrice dalla grandine a cui è tuttora annesso l'Oratorio realizzato dalla pre esistente vaccheria.
il 15 Giugno alle ore 11.00 in via Vettor Fausto 34 alla presenza della Fondazione Alberto Sordi, della Fondazione Museo Alberto Sordi e dell'Associazione Alberto Sordi Onlus verrà apposta una targa commemorativa alla casa in cui visse, racconteremo del ragazzo e del giovane uomo Alberto Sordi con testimonianze di chi ancora ricorda lui e la famiglia.
Non poteva mancare la Banda del Corpo di Polizia Municipale che dedicherà il suo ricco repertorio delle colonne sonore dei maggiori film del Maestro.
10 Giugno alle ore 17.30 all'esterno dell'Oratorio in via delle SetteChiese 101 le realtà fondate dal Maestro hanno descritto le missioni filantropiche a cui sono dedicate, e Roma Care ha portato il suo saluto.
Fa da contorno l'associazione I.T.A.C.A. con l'esposizione di foto storiche de La Garbatella tratte dalla collezione I Ricordi nel Cassetto che oggi conta oltre 2000 testimonianze fotografiche dagli anni '20 sino agli anni '70 grazie alla partecipazione delle famiglie del quartiere e alla lungimiranza dei Padri Filippini che intuirono nella conservazione della testimonianza fotografica dell'azione pastorale quotidiana lo scorrere delle trasformazioni culturali e sociali.
Con un anno di ritardo dal loro Centenario il Maestro e le vie della sua gioventù si reincontrano, raccomandando che la Memoria non è fatta di rimpianti ma di insegnamenti per il futuro.
Del Maestro si dicono tante cose ma di lui non si sanno tre cose:
1) che in realtà era un uomo estremamente generoso
2) che quell'uomo ha vissuto i suoi anni formativi da adolescente sino ai primi esordi della carriera artistica a La Garbatella
3) che il suo Centenario coincide con quello della fondazione urbanistica delle vie in cui è cresciuto e s'è formato come uomo.
In realtà ce n’è una quarta che abbiamo conservato, che veramente pochi sanno se non i diretti interessati, e ora il Maestro ci sta guardando e sta sorridendo. Ma la ve la sveleremo alla fine di questi ringraziamenti che vogliono essere di contenuti al di là della forma.
Generoso perché ha dedicato tutti proventi della sua carriera ai Romani, creando la fondazione Alberto Sordi sostenitrice del polo di eccellenza Campus Bio-Medico di Roma
La targa svelata oggi non è solo una targa ma un Significante per le conseguenze che porta con sé.
La fontana Carlotta è un significante perché può permettersi di parlare alle fontane lussuose dall’alto dell’amore che gli riserva la sua gente
E il Maestro sapeva bene il valore dei Simboli significanti volendo dedicare all’Oratorio e agli amici della parrocchietta con cui era cresciuto la cosa per lui più importante al mondo il suo cinema, ambientando “Mamma Mia che impressione” dove Don Isido' non era altri che Padre Daelli della Congregazione San Filippo Neri poi riconosciuto insieme a Padre Melani "Giusti fra le Nazioni" per i salvataggi delle molte famiglie ebraiche del quartiere.
E ora questa targa che riassume realtà a lui care al di là delle persone che ve ne fanno parte, racconta un monito per chi passerà qui davanti, un monito che raccomanda i valori della generosità silenziosa, e della severità con cui si persegue la differenza fra il bene e il male, fra ciò che non si deve e si deve fare per il bene di tutti.
Un ringraziamento ai volontari che non sono su questa targa le stesse che non sempre hanno il logo sul calendario del Buon Compleanno Garbatella, ma che ci sono.. sempre…
I fotografi, gli artisti , i volontari del Comitato di quartiere, il personale amministrativo, gli abitanti.
E ancora:
Dante Mortet di Mano Artigiana: scultore di fama internazionale, si descrive soprattutto come un artigiano e in questi giorni sta lavorando per realizzare un grande dono un monumento agli artigiani, alle mani operose che si stringono solidali, costruendo quei valori della vita e della comunità che devono essere conservati. Ecco perché siamo intorno a questa targa Significante.
l’erede della famiglia amica di Pietro Sordi, una bella donna romana generosa, determinata e indomabile che bene conosce gli insegnamenti di ciò che deve essere conservato gelosamente per poi condividerlo con la severità culturale. È grazie a lei se il progetto di ricerca ha potuto sottomettersi all’esame della Commissione Storica Capitolina, ci hanno rivoltato come un calzino, poi alla fine lei ha tirato giù il carico da 11 e hanno ammesso “ci arrendiamo”… !! consegnando l’autorizzazione all’apposizione della targa.
Ringraziamo anche Roma Care per essersi offerta di sostenere la realizzazione della targa, i simboli de La Roma tanto amata sono qui per ricordare l’importanza sociale e comunitaria dello sport.
Ringraziamo anche Ater per gli sforzi di nuovo indirizzo che sta facendo, c’è ancora molto molto da percorrere ma sarà più semplice se collaboriamo tutti insieme.
www.stefanomirabella.com
E ora la quarta cosa che non sa nessuno, se non i diretti interessati.
Il Maestro ci sta sorridendo da lassù scanzonato.
Vi presento gli occhi più azzurri di Roma e del cinema italiano insieme a quelli di Alberto Sordi .
Enzo Staiola non c’è altra definizione se non la personificazione della Storia del Cinema. È a lui che Alberto Sordi adolescente si rivolgeva cercando le vie del suo futuro mentre percorrevano quelle della vita fra questi lotti.
E la magia che accennavo all’inizio è che oggi è il suo compleanno, compie gli anni lo stesso giorno di Alberto Sordi.
… Enzo fra Cent’anni ce risparmi una cerimonia. !!
E non è tutto, oggi è qui con noi, venuto a trovare il Maestro il suo vicino di casa a La Garbatella Enrico Montesano. Ha percorso questi lotti, le donne di una volta hanno salutato il ragazzino di allora, quelle di oggi l’uomo e il grande attore.
Quindi qui oggi c’è la storia.
Questa è La Garbatella, non si può riscrivere, non si può reinterpretare perché ciò che è importante è già stato scritto, la scommessa vera è quella di rispettarla e trarne insegnamento